Giovanna è la lavandaia incarnata da Gardi Hutter, la clownessa svizzera , ticinese di adozione. Abita ad Arzo. Le fotografie della galleria qui proposta sono state realizzate nella vecchia cava di Arzo nel 2019. Il Personaggio Giovanna d’Arco è nato dalla fantasia ed esperienza di Gardi Hutter e del marito Ferruccio Cainero, co-autore e scenografo. La prima rappresentazione avvenne a Milano, alle Cascine della Chiesa rossa, situata accanto al Teatro del CTR (Centro di ricerca teatrale) alla fine degli anni settanta. Il personaggio è stato ispirato dalle figure degli schiavi nei I Cavalieri di Aristofane, messi in scena da Mario Gonzalez (CRT, Milano). Ferruccio e Gardi hanno colto lo spunto e dato alla luce la Giovanna d’Arpo: fu un lavoro a quattro mani. Gardi, e questa è l’opinione dello scrivente, è perfettamente aderente alla personalità di Giovanna. (Analogo al caso Dimitri, e anche a Emil). E da qui il successo della pièce. Non più un attore che rappresenta un personaggio, ma: l’attore e persona coincidono. E’ bello camminare per Arzo e incontrare Gardi/Giovanna a far la spesa o cercar funghi nei boschi del San Giorgio. Al successo del personaggio hanno contribuito certamente la crescente emancipazione della donna e del femminismo degli anni ’70. La simpatia del pubblico femminile era (ed è) assicurato.
Non è difficile vedere il parallelo tra la lavandaia Giovanna e il cavaliere dalla triste figura Don Quijote de la Mancia, anche lui imbevuto dalla lettura dei libri di cavalleria, di eroi quali Jeanne d’Arc. Un pregio che merita il plauso per i creatori della Giovanna.
Per maggiori informazioni consulta: www.gardihutter.com e www.ferrucciocainero.ch